venerdì, aprile 28, 2006

Beati gli umili

Ci fosse un solo magistrato, ogni volta, che si sentisse chiamato in causa dalle critiche del Capo dello Stato. Capitava anche ai tempi di Mani pulite: «Mica ce l'aveva con noi», rispondevano i pool di turno. E se adesso Ciampi ha criticato i tempi insostenibili della nostra giustizia, suvvia, è chiaro che non poteva riferirsi per esempio al caso di Domenico Morrone, pescatore incensurato e imprigionato per 15 anni prima di essere assolto. È chiaro che non si riferiva alla gelida e stupefacente intervista, rilasciata il giorno prima dell'intervento di Ciampi, da Vincenzo Petrocelli, il magistrato che aveva condannato Morrone in primo grado. Quest'ultimo si è sempre detto innocente: «È stato trattato come tutti gli altri imputati». E allora che cosa non ha funzionato? «In base agli elementi che avevo raccolto io, a sostegno di quell'imputazione non mancava nulla. In primo grado è stato fatto un processo come si deve». Cioè ha funzionato tutto. Ma un innocente incarcerato per 15 anni non si dovrebbe lamentare?
«Io sono stato soltanto il primo di una serie di magistrati che hanno concluso per la sua colpevolezza». La madre di Morrone e alcuni vicini di casa, peraltro, erano stati condannati per falsa testimonianza: «Riguarda le fasi successive». Capito. E che dire? Bravo. È andato tutto bene. Com'era la battuta dell'operazione riuscita e del paziente morto?
di Filippo Facci - Il Giornale - 28/04/06

giovedì, aprile 27, 2006

LIBERATECI DAGLI IMBECILLI

C’è chi esagera nel dipingere la manifestazione del 25 aprile come una sfilata di cosacchi inferociti, ma che dire di coloro che ti spiegano che gli incivili erano solo quattro imbecilli? Ma allora perché i quattro imbecilli non vengono mai cacciati a pedate nel sedere? Perché durante i cortei non si crea mai un clima di riprovazione verso costoro, quel clima che viceversa si crea per altri ed è sufficiente per esempio a scoraggiare una Moratti che spinge il padre in carrozzella? Perché la folla ha fischiato lei e non i bruciatori di bandiere israeliane? Certo, costoro non erano propriamente il cuore della manifestazione, erano una costola degli Autonomi, perché gli Autonomi ora hanno anche le costole oltre che il sedere (lo hanno mostrato ai fotografi) e insomma erano una cinquantina di immigrati violenti che non vanno confusi con tutti gli altri, come no, e tuttavia non sono loro ad aver esibito contro Letizia Moratti dei cartelli già preparati: e allora perché dovremmo fingere di credere che a gettare monetine e a insultarla pesantemente fossero quattro imbecilli anziché centinaia di idioti? Perché Romano Prodi ha fatto solo un debole cenno all’accaduto e pochissimi altri si sono limitati a reazioni d’ufficio? Perché Fausto Bertinotti ha espresso solidarietà con un giorno di ritardo e solo dopo che l’ambasciatore israeliano aveva fatto un comunicato? Se al corteo non può andare unadonna col padre deportato già medaglia della Resistenza, che sarebbe accaduto diun cittadino che avesse manifestato con la bandiera di Forza Italia al pari di chi sventolava bandiere di sinistra? Con che faccia dunque s’invita, prima e dopo, all’unità del Paese? Con che spocchia ci si limita a dire che i fischi non hanno mai fatto male a nessuno quando di ben altra e impraticabile temperatura stiamoparlando? Se è strumentale voler accomunare tutti bravi manifestanti a cinquanta balordi, non è altrettanto strumentale voler addebitare solo a cinquanta balordi l’ostilità percepibile in questo e tutti i cortei appaltati dalla sinistra? Se davvero si trattasse «un’infima e isolata minoranza fischiante» comeha scritto l’Unità, che ci vorrebbe a isolarla e a biasimarla come sinistra sono da sempre bravissimia fare? Perché Pecoraro Scanio e Bertinotti hanno voluto premettere che «erano e restano nemici della riforma Moratti»? Che c’entra? Perché l’Unità ha fatto spallucce scrivendo che «Non staremo a chiederle conto del suo passato e presente berlusconiani »? Perché dobbiamo leggere articoli come quelli Elisabetta Soglio, pasionaria del cdr sinistro del Corriere, la quale ha scritto che «la presenza della Moratti al corteo puzzava di manovra elettorale » prima di descrivere le sue «lacrime acchiappavoti»? perché dobbiamo leggere altri burbanzosi editoriali come quello del fassiniano Federico Geremicca (La Stampa) in cui si apprende che i fischi alla Moratti sono colpa di Berlusconi? Il capo dell’opposizione ha detto che non dovrebbe essere Ciampi bensì suo sostituto a dare l’incarico a Prodi, e unaposizione politica ci pare legittima, e invece no, secondo Geremicca hafatto perdere «senso di responsabilità e lume della ragione a Berlusconi, dopodiché ecco il doppio carpiato con avvitamento: «Sono situazioni così a favorire episodi vergognosi come quello andato in scena a Milano, dove la signora Moratti è stata insultata». E che c’entra? C’entra qualcosa? Mache razza di festa della Liberazione credevate che fosse, di che cosa vi illudevate d’esservi liberati?

di Filippo Facci - Il Giornale - 27/04/06

giovedì, aprile 20, 2006

Silvio...Silvio...Silvio...

Eddai, Silvio, hai fatto bene una settimana fa a proporre un'intesa fra le parti non estremiste dei due poli per fare l'interesse del Paese, ma...t'hanno riso dietro (e anche davanti), hanno fatto i presuntuosi strafottenti...cavolo loro!!!
Sinceramente questa situazione non è malaccio...se avesse vinto il Polo tutti sti lagnoni di sinistra (politici e gente comune) sarebbero andati avanti come prima a "menarcela" che distruggiamo il Paese, che non va bene niente, ecc....se avessero vinto loro più nettamente avremmo rischiato di tenerceli per almeno 4 anni (poi litigavano, ma intanto si erano assicurati dellle belle pensioncine d'oro, se non sbaglio)...invece così...non riusciranno a governare per più di qualche mese (e quindi si spera facciano pochi danni o comunque rimediabili) ma almeno mostrano alla gente la loro vera faccia, le loro vere idee (cioè diverse, anzi opposte, le une dalle altre all'interno della stessa coalizione se non nello stesso partito)...poi, forse, si potrà tornare tutti quanti a ragionare con calma e serenità...sottoscrivo in pieno il post precedente...questa situazione è un problema...lasciamolo a loro!!! e noi stamo in semi-disparte a goderci lo spettacolo! Non capisco perchè ogni volta che i sinistri son lì a litigare, discutere, alle prese con problemi di tutti i tipi, salta sempre fuori qualcuno del Polo che scatena tutti contro di sè e contro la coalizione col risultato di spostare su di sè l'attenzione e far compattare i sinistri tutti contro Berlusconi e il Polo...l'unico collante dei partiti dell'ulivo è Berlusconi...se lui e in generale quelli del Polo stanno zitti quelli là non possono fare altro che mettersi a litigare fra di loro...lasciamoli fare!!! Eccheccavolo!!!

martedì, aprile 18, 2006

il pareggio è un problema...lasciamoglielo!!

Gente, sotto pasqua ho avuto una intuizione “FOLGORANTE”.
PER FORTUNA che gli exit poll sono andati come sono andati. Ovvero, con la certezza di aver STRAvinto (vedasi fassino), penso che anche i Valorosi scrutatori di sinistra non abbiano fatto sfoggio della specialità in cui si sono dimostrati negli anni veramente allievi diligenti.
Ecco perchè al senato siamo sopra di poco ed alla camera altrettanto di poco sotto.
COMUNQUE, spero che la riconta sì ci avvicini ai sinistri, MA che non ce li faccia sorpassare nemmeno di un voto. La parità è un problema, lasciamoglielo tutto!

Enzo - Il giulivo - www.ilgiulivo.com

giovedì, aprile 13, 2006

Tre governi, un problema

Il governo Berlusconi (governo moderato) aveva contro soprattutto i verdi e i comunisti, i dipietristi, i massimalisti di Micromega, dunque i Furio Colombo, i Tabucchi, i Travaglio, i comici, i Moretti, i girotondini, i no global, gli avversatori della Legge Biagi e di ogni grande opera pubblica; nota: il governo Berlusconi rappresentava metà del Paese. Poi. Un governo Prodi (che i più auspicano moderato) avrebbe contro soprattutto i verdi e i comunisti, i dipietristi, i massimalisti di Micromega, dunque i Furio Colombo, i Tabucchi, i Travaglio, i comici, i Moretti, i girotondini, i no global, gli avversatori della Legge Biagi e di ogni grande opera pubblica; nota: un governo Prodi rappresenterebbe l'altra metà del Paese. Poi. Un governo di coalizione Prodi-Berlusconi o simili (governo moderato) avrebbe contro soprattutto i verdi e i comunisti, i dipietristi, i giustizialisti e i massimalisti di Micromega, dunque i Furio Colombo, i Tabucchi, i Travaglio, i comici, i Moretti, i girotondini, i no global, gli avversatori della Legge Biagi e di ogni grande opera pubblica; nota: un governo di coalizione Prodi-Berlusconi o simili rappresenterebbe la quasi totalità del Paese. Ne consegue (equazione finale) che il Paese (tutto il Paese) ha un grande problema: i verdi e i comunisti, i dipietristi, i massimalisti di Micromega.

Filippo Facci - Il Giornale - 13/04/06